- Accesso stradale
- I soliti stretti e ripidi tornanti arrivare al park, ma l'asfalto aiuta.
Sentiero sempre ben segnalato fino al colle Pra Reale, da dove la cresta prende slancio senza essere mai impegnativa, qualora si decidesse di percorrerla rimanendo a dx del filo.
Nel caso mio specifico essendoci rimasto sul filo fedelmente sin dal principio, le difficolta si riscontrano in un paio di passaggi nel settore centrale. Appigli c’e ne sono ma anche un bel vuoto attorno, e il farla comunque da slegato di certo non e’ il massimo.
Fatta in questa maniera una PD+ come valutazione d’insieme e’ piu’ che corretta.
Non piu’ difficile, sicuramente piu’ delicato dal colletto fra le due cime passare alla piu’ alta. la roccia e’ a dir poco infima, e l’esposizione e’ molto forte. Tuttavia cercando il punto piu’ debole di questa ultima ardita paretina in cima ci si arriva ancora senza che ci si debba necessariamente mettere in sicura.
Lungo e remunerativo il rientro con ampio giro ad anello per il col Robinet, costa Glantin, vallone delle le Vallette, truc del Cuculo (seletta) e ancora un bel tratto boschivo spaccagambe a scendere fino al piccolo Park di poco a valle le case di Seileraut.
Il dislivello effettivo sommando i tanti e vari saliscendi e’ di almeno 1400 mt.
9 scarse le ore per il giro completo, soste incluse.
Imbattutomi in un paio di quadrupedi poco dopo le catene fisse a scendere dal punto culminante, e in due escursionisti dal Belgio saliti dalla Balma diretti alle Selleries.
Un vecchio conto in sospeso con questa cresta di ben 28 anni, saldato oggi in via definitiva.