Coronamento di un sogno, gita progettata da anni, ma per attuarla ci va oltre che un gran allenamento, una bella dose di coraggio, sono 3000 metri di dislivello, e i 1300 finali sono da fare tutti con la bici sulle spalle.
Incontrato molta gente sul percorso, chi ti guarda con aria stupefatta, altri ti danno del pirla (e come dargli torto), altri ti fanno le foto, ma con tutti si riesce a scambiare qualche parola, e allora la salita diventa meno opprimente; ringrazio quindi tutti quegli escursionisti che mi hanno tenuto compagnia in questa lunghissima giornata.
Ecco le mie tempistiche:
3 h in bici fino alla Riposa cercando di salire tranquillo e regolare, 2h da Riposa a Ca’ d’Asti, 1h 30′ da Ca’ d’Asti alla Crocetta, 30′ dalla Crocetta alla cima, raggiunta alle ore 13.
Data la giornata meravigliosa mi sono goduto la vetta, raggiunta tante volte a piedi da più versanti, ma questa volta la soddisfazione è stata senza dubbio maggiore!
Poi inizio la discesa, qualche problema nel tratto di corde fisse nel tenere la bici sulle spalle e restare in equilibrio, poi qualche timido tentativo di scendere in sella nei pressi della Crocetta. Peccato la presenza di molti massi sul sentiero, altrimenti sarebbe decisamente iù ciclabile. Invece così non si fanno più di 20 metri senza dover scendere.
Un po’ meglio da Ca’ d’Asti in giù, dove tratti di bel sentiero si alternano a canalini scavati dalle piogge. Da La Riposa a Susa invece lungo la strada di salita, senza più alcuna preoccupazione.
foto racconti e commenti su http://www.lafiocavenmola.it/modules/xcgal/thumbnails.php?album=2792