Ci va un po’ di coraggio è vero, ma si sale meglio e più rapidamente di quanto si possa pensare… a patto di essere allenati ovviamente.
Partito alle 6 dal Santuario, con la pila frontale per una buona mezz’ora. Al buio il primo pezzo tra antichi orti e vigneti è un po’ un labirinto, per non sbagliare ricordarsi di seguire il sentiero più marcato e più ripido.
In breve ho raggiunto Seghino, dove iniziava a schiarire. Ricordarsi di NON guardare verso l’alto per non vedere la lontanissima cima del Rocciamelone.
Il sentiero prosegue evidente anche se a volte un po’ invaso dalla vegetazione, sempre con pendenza sostenuta, e prima del previsto raggiungo il Truc, con l’omonimo rifugio come punto d’appoggio.
Qui ho perso il sentiero, così poco sopra le case ho seguito una stradina inerbita che passa poco sotto la strada della Riposa.
Questo è l’unico tratto di respiro e di spostamento, dopo essere passato accanto all’agriturismo ho raggiunto la strada sterrata, attraversandola e seguendo un sentiero di mucche in una zona svalangata, e prendendo coe riferimento i cavi della teleferica sono finalmente arrivato al parcheggio dove inizia il sentiero.
Qui ho azzerato il cervello per fargli credere che fosse una nuova gita, purtroppo le gambe non ci sono cascate.
Mi sentivo bene, ma sapendo che mancavano ancora 1300 m. ho preferito salire regolare e con ritmo blando, tuttavia ho raggiunto e superato parecchie comitive.
La fatica e la pesantezza di gambe si sono fatte sentire da Ca’ d’Asti fino alla Crocetta, poi quando ho visto la cima a due passi mi sono rigenerato.
Per la cronaca, 5 ore e 15′ dall’auto alla cima, non male! (per quanto possa contare la prestazione cronometrica in una gita del genere).
Discesa veloce fino al parcheggio, dove con i piedi in ebollizione e le ginocchia fumanti, ho vigliaccamente elemosinato un passaggio da due simpatici ragazzi che ringrazio!
Fatela fatela fatela! La soddisfazione di salire 3000 m. in una giornata è notevole! Sopratutto se la giornata è tersa e panoramica come quella di oggi. Per la discesa fate voi…
foto su www.lafiocavenmola.it