Rocciamelone da la Riposa

Rocciamelone da la Riposa
La gita
maurymaury
5 22/09/2012

Partiti in cinque alle ore 15 di sabato 22 da La Riposa, incontriamo parecchia gente che scende da una cima avvolta nelle nubi: preannunciano un bel freddo, ma niente precipitazioni (arrivate invece al mattino sotto forma di blando nevischio).

Alle 16.10 siamo al Ca’ d’Asti e insieme al resto della comitiva ci prendiamo qualche minuto per rifiatare e goderci il panorama sul fondovalle: alle nostre spalle, nubi e ancora nubi che ci nascondono la cima. Ripartiamo alle 16.45: ormai non scende più nessuno. La cresta del Rocciamelone ci protegge con amore dalle forti raffiche di vento, permettendoci di salire ‘al riparo’: la cima resta comunque nascosta dalle nubi per tutto il tratto attrezzato (che si può affrontare in tutta serenità anche senza usare le corde fisse), finché ad un tratto non ci troviamo faccia a faccia con Vittorio Emanuele.

Visibilità azzerata, ma nel Santa Maria (all’interno, temperatura notturna di 8/10°) incontriamo due compagni di pernottamento simpaticissimi. Cena pantagruelica… poi il vento fa il suo dovere: alle 21, il cielo è meravigliosamente stellato.

Alle 7.15 l’alba ci svela un oceano di nubi sotto di noi: non è visibile neppure Malciaussia, La Riposa va e viene. Per il resto, un panorama davvero mozzafiato sull’intero arco alpino: dalla Ciamarella al Gran Paradiso, dal Bianco al Viso passando per lo Chaberton.

Alle 9 ci rimettiamo in marcia, incontrando una nutrita schiera di coraggiosi che, partiti sfidando le nubi, andavano a godersi una giornata splendida su una cima davvero bellissima. Un ringraziamnento a Barbara, Pierpaolo, Federico, Rachele e Luca per la meravigliosa esperienza!

Unica nota ‘tecnica’: conviene segnalare che, in buona sostanza, non c’è acqua lungo il percorso: una deviazione ben sotto il Ca’ d’Asti permette di raggiungere un ruscelletto, ma per il resto si può contare solo sulla fontana qualche metro sopra La Riposa.

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