Premetto che abbiamo voluto affrontare questa gita con l’unico scopo di arrivare almeno a 3000 metri di quota, per allenarci in vista della probabile bellissima gita della prossima settimana.Eravamo quindi consapevoli che difficilmente saremmo arrivati sulla vetta del Rocciamelone ,ma magari la Punta della Croce forse l’avremmo raggiunta.Siamo quindi partiti fiduciosi, ma già dopo i primi tornanti del sentiero abbiamo visto arrivare una specie di perturbazione.Siamo giunti al rifugio di Cà d’Asti senza pestare praticamente neve.Da lì in poi lo scivolo nevoso l’abbiamo trovato molto infido poichè la neve era poca, marcia e non teneva bene, insomma a mio avviso veramente pericoloso.Ci siamo comunque avviati abbastanza determinati, ma non appena giunti a 3150 metri ci ha accolti improvvisamente la nebbia e un vento molto forte.Poichè avevamo raggiunto l’obiettivo prefissato abbiamo fatto quindi dietrofront.Abbiamo poi incontrato sulla via del ritorno cinque alpinisti che, forse più allenati di noi e forse anche più mattinieri ,avevano raggiunto la Punta della Croce. Ci hanno comunque informato che era problematico raggiungere la vetta ,sia per la neve sia per la nebbia.
Io penso che se continuerà questo caldo nel giro di una quindicina di giorni tutto l’itinerario sarà sgombro dalla neve e quindi la possibilità di arrivare in vetta sarà sicuramente più realistica.
Fatto la salita con Nicola.