Roccia Nera, Gemello e Breithorn Orientale da Plateau Rosa

Roccia Nera, Gemello e Breithorn Orientale da Plateau Rosa
La gita
nordend4612
5 26/07/2015

Salita effettuata nel week-end con partenza dal Rifugio Guide d’Ayas. Per raggiungere il rifugio ci siamo serviti delle jeep fino al Piano di Verra Superiore, utili dato che a causa della festa patronale abbiamo dovuto lasciare la macchina qualche km prima di Saint Jacques,
Le condizioni dei ghiacciai variano di giorno in giorno, subito dopo il rifugio ci sono parecchi crepacci aperti nel percorso di avvicinamento ai 4000 soprastanti; alcuni sono enormi e i ponti di neve sono da valutare attentamente, soprattutto al ritorno. Sono presenti delle tracce ma occorre valutare bene il percorso migliore, anche perchè la parte meno crepacciata è proprio a tiro dei seracchi.
Una volta raggiunta la base del Polluce la situazione migliora e, passando dal Bivacco Rossi e Volante si evitano tanti giri sul ghiacciaio, attaccando direttamente il pendio sud della Roccia Nera, via via sempre più ripido (40° abbondanti) ma con buone peste per i piedi che aiutano la progressione. La cresta fino al Gemello è in ottime condizioni salvo il canalino finale che porta in vetta dove è presente un breve tratto di ghiaccio duro prima delle roccette finali; in questo tratto ci siamo protetti con qualche vite da ghiaccio (consigliate).
Dalla vetta del Gemello una calata in doppia bella verticale porta alla sella col Breithorn Orientale; noi abbiamo usato una corda da 60m e ci siamo arrivati al pelo.
La cresta per il Breithorn Orientale è in buone condizioni, esposta ma mai difficile; ultimissimo tratto prima della vetta in neve e ghiaccio duro, anche qui abbiamo usato qualche vite per sicurezza. Il percorso è comunque sempre tracciato. Dalla vetta del Breithorn Orientale una doppia con corda da 60m non è sufficiente per arrivare tranquillamente sulla neve della cresta percui ne abbiamo fatte due corte (la prima verticale, la seconda sulla placca sottostante).
Una volta sulla cresta, comoda, siamo scesi su ottima traccia sul pendio (circa 40°) che riporta sul ghiacciaio; ritorno di nuovo dal bivacco e poi dal ghiacciaio fino al rifugio. La traccia era cambiata rispetto al mattino a causa dei crepacci aperti e passava più sotto il tiro dei seracchi.
Temperatura fredda con vento forte al mattino, per fortuna diminuito nel corso della giornata.

Ambiente grandioso e cresta appagante con panorama di prim’ordine. Abbiamo fatto la cresta perchè è l’itinerario secondo noi più facile per raggiungere il Breithorn Orientale (4.000 che ci mancava), soprattutto in questo periodo di caldo e di ghiacciai crepacciati. Cresta di soddisfazione e divertente. Con Mauro, compagno fidato di queste avventure sui 4000….alla prossima!

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