Bellissima ascensione su due quattromila un po’ meno conosciuti ma davvero interessanti. Il pendio che sale alla Roccia Nera è abbastanza ghiacciato con un tratto decisamente pendente (45°), attenzione al ghiaccio. Dalla vetta abbiamo poi percorso l’estetica cresta (facile e su neve) che porta verso il gemello del Breithorn. Per salire il gemello cercare le facili roccette che portano al canalino. Noi lo abbiamo trovato non ghiacciato e in condizioni facili (ore 12). Poi su roccette fino alla cima del gemello. Un’areo tratto porta poi alla sosta di calata (2 chiodi – no spit). Da lì con un calata di 30-35 m si è alla base del gemello. Da lì in poi consiglio vivamente di proseguire la salita al Breithorn Orientale su semplice cresta in quanto noi abbiamo ripiegato scendendo il pendio sotto il gemello. Pessima soluzione in quanto si scende un pendio non tracciato, ghiacciato in diversi punti con alcuni crepacci da aggirare con attenzione. Avremmo fatto prima sicuramente completando la cresta.
In giornata è davvero un po’ tirata, l’ultima ora tutta di corsa per riuscire miracolasamente a prendere l’ultima funivia alle 16.15. Grazie a Francesco e Luca ottimi compagni.