Roccia Nera da Plateau Rosà

Roccia Nera da Plateau Rosà
La gita
gigi1983
5 26/05/2018
Osservazioni
Sentito assestamenti
Neve (parte superiore gita)
Primaverile/trasformata
Neve (parte inferiore gita)
Bagnata
Quota neve m
2000
Equipaggiamento
Scialpinistica

Partiti con gli impianti da Cervinia, mettiamo le pelli appena giunti a Plateau Rosa, con neve delle piste perfettamente lavorata e “croccante”. Arrivati al Colle, abbandoniamo il fiume di gente diretto ai Breithorn e continuiamo per la esile e solitaria traccia che conduce in direzione della Porta Nera/Pollluce/Castore. Persi circa 250m di dislivello e aggirati grossi seracchi, tenendo a mezzacosta iniziamo a risalire lo scivolo nevoso che porta alla vetta della Roccia Nera. La neve, complice il sole e le temperature altissime, inizia a mollare e facilitare la salita, che attraverso continue inversioni con gli sci, oppure con un “dritto per dritto” per coloro che hanno calzato i ramponi (piccozza utile ma non indispensabile) in circa 40 minuti ci conduce all’anticima, dove per comodità decidiamo di lasciare sci e zaini per dirigerci, armati di picca, ramponi e 1 bastoncino, sulla cresta in leggera salita, che in 5 minuti ci porta sulla vetta del Roccia Nera, con splendida vista sui 4mila del Rosa e sul gruppo dei Breithorn. Sotto di noi si intravedono il Bivacco Rossi-Volante e il Rif. Guide d’Ayas, alle nostra sx si vede chiaramente la madonnina dell’anticima del Polluce. Ritornati al deposito sci, stacchiamo le pelli e scendiamo il ripido scivolo (45° per 250 metri di dislivello circa) , che dopo i primi metri diventa piacevolmente sciabile, neve trasformata e leggermente ammorbidita che rende la sciata spettacolare. Un gruppo di scialpinisti piemontesi incontrati in vetta ci sconsigliano di scendere passando tra i seracchi, passaggio che normalmente riduce la risalita di oltre 100 metri: decidiamo così di scendere per la traccia di salita, cercando nel tratto finale di rimanere il più alto possibile nel mezzacosta. Terminata la discesa rimettiamo le pelli e affrontiamo il tratto più pesante della giornata, ovvero la risalita fino al colle del Breithorn. Da qui, bellissima discesa (un po’ in pista un po’ no) fino al Rif. Guide del Cervino, dove dopo una birra di rito scendiamo per la pista del Ventina, perfettamente tirata, fino alle cime bianche. Poco sotto le cime bianche scendiamo a lato strada scavata in uno spesso manto di neve molto bagnata e cedevole, che con qualche togli-metti, qualche deviazione e una brusca sterzata a dx più o meno dove iniziano i larici, ci porta fino al parcheggio della funivia. Per tutta la giornata un caldo infernale, nonostante una breve nevicata (5min) durante la risaluta al grande ghiacciaio di verra e un temporalone biblico in arrivo a Cervinia. Mai indossata giacca e guanti.

Super gita di fine stagione, insieme a Nico e Faby, fantastici compagni di merende. un saluto anche ai ragazzi piemontesi che abbiamo incrociato in vetta con i quali abbiamo scambiato informazioni sull’itinerario di discesa, e ai tre bresciani di ritorno dal castore con cui abbiamo chiacchierato fino al Plateau prima di scendere.

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