Roc Neir (Monte) da Ponte del Dazio

Roc Neir (Monte) da Ponte del Dazio
La gita
roby4061
17/01/2009
Accesso stradale
park sulla provinciale. dopo il dazio possibili problemi di park
Osservazioni
Nessuno
Quota neve m
500

mi son tolto un dente, anzi due. con queste ho salito con gli sci tutte le cime dietro casa (vabbè tranne il m. corno..)

non ho seguito l’itinerario descritto, ma partito dal dazio, seguito prima per giachinera, poi appena dopo il ponte calzato gli sci e salito nel vallone del rio dell’agnello per 100 m, poi deviato a sx per una stradina che mi ha portato alla piccola frazioncina di crotti (così c’era scritto sulla chiesetta) o più probabilmente case sandrin 766 m a vedere la cartina. seguito bella traccia che però presto è diventata solo di ciaspole.. nei pressi di una baita diroccata salito diretto nel bosco, seguendo tale traccia, che dopo un po’ è svanita.. sicuramente un altro ravanatore come me. quindi mi sono battuto traccia nella pineta, l’innevamento abbondante ha contenuto il ravanamento. bella l’uscita tra i pini sempre più radi, sommersi da oltre 130-140 cm di neve. uscito dalla pineta ho ritrovato la giusta traccia di salita che saliva da giachinera. bel percorso su dorsale, poi poco sotto la cima del roc neir ho deviato a sinistra per salire in cresta, e andare a toccare così la vetta della druina (ancora inviolata dopo l’ultima nevicata!). ripercorso tutta la cresta a ritroso e salito al roc neir. per scendere ho percorso una parte della cresta indicata nella relazione (verso il colombano), per poi abbandonarla e scendere i ripidi pendii che portano nel valloncello nord-ovest, delimitato a dx dalla dorsale di salita. era ancora immacolato, anche gli altri due skialp trovati in cima sono scesi di qui ma tenendosi molto più a sx (ed all’ombra). neve buona anche in cenrto vallone, bella ne ve farinosa, anche se non era sicuramente più leggera come martedi scorso. incredibile cmq sciare sapendo di avere un’immane pietraia sotto gli sci, coperta da quasi 150 cm di neve.. nella parte bassa infatti diventa disagevole, il metro di manto non livella il terreno (pietroni ciclopici..), ed in più la neve tende al pesante/crostoso. mi sono portato quindi a destra seguendo altre tracce, con breve boschina e ravanage si arriva alla baita diroccata trovata in salita, e di qui velocemente a case sandrin e per stradina (disagevole, tracce rigelate, crosta non portante), al ponte sul rio dell’agnello dove convergono anche gli skialp provenienti dal colombano.

peccato che le condizioni siano cambiate, con la neve più polverosa doveva essere una discesa spettacolare, cmq la parte alta permette ancora belle curvette! e poi quando ricapiterà di poter dire di aver salito la druina e il roc neir con gli sci??

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