Robinet (Monte) da Molè

Robinet (Monte) da Molè
La gita
snowlover62
3 01/01/2014
Accesso stradale
fino a molè nessun tipo di problema
Osservazioni
Nessuno
Neve (parte superiore gita)
Polverosa
Neve (parte inferiore gita)
Polverosa pesante
Quota neve m
1100
Equipaggiamento
Scialpinistica

abbiamo deciso di passare il capodanno al rif della BALMA raggiunto mart31dic intorno alle ore 12,30 = il ns micro-gruppo: 2 con gli sci ed un racchettaro. Al bivio dei due sentieri (intorno a 1600, fontana in estate) calziamo gli sci/racchette e percorriamo itin a sin salendo (sentiero c.d. “militare”). Nessun problema, temp below zero, neve asciutta, bella, a tal punto che arrivati al Rif. (in perfetto ordine) continuiamo a salire (con zaini vuoti) fin sopra al centro nivometeo ROBINET ed oltre al colletto che dà sul Vallone del Ricciavrè. Temp stupenda, freddo, nessuno in giro, neve poca ma con base consolidata e spanna di fresca sopra. Ovvio che un po’ di attenzione e di fattore “C” sono necessari per non toccare neanche una pietra ma…. sepoffà.
Oggi, mer 01 gennaio 2014 attendiamo il secondo racchettaro, Franz, e ripercorriamo il tragitto di ieri. Poi in due saliamo fino alla punta del Lago Nord a 2616 con finale ripido, ultimi metri a piedi ma discesa dalla punta in sci su neve bellissima.

La discesa, con gli sci, la facciamo nel vallone del Ricciavrè. Le uniche tracce sono quelle di qualche solitario camoscio, tutto il resto è intonso. Qualche “buco” ma la neve è presente ovunque e, tenendosi debitamente a dx (dx orografica) la neve è continua e, oserei dire, addirittura abbondante se si considera la penuria di precipitazioni degli ultimi anni e la considerevole vicinanza alla pianura. Fresca e asciutta, consente una sciata divertente a patto di sapere condurre con un minimo di destrezza e possedere un briciolo di esperienza nell’individuare il percorso ottimale tra le tante rocce presenti. Così facendo ci si ritrova sulle tracce del sentiero 415. Si riesce così a giungere addirittura a quota 1095 (incredibile!) con gli sci ai piedi e da lì (frazione FLIZZO) in dieci minuti si è a Molè, dove avevamo lasciato le auto. Brava Annalisa che ha ravanato con dignità, nonostante la relativa perenne titubanza ad affrontare i pendii meno “sciistici” con più grinta. Un plauso anche alla gestrice della locanda di Forno ed un ringraziamento a Luciano e Franz per la compagnia e la gita. Bravi, infine, i gestori del CAI di Coazze per l’ottimo stato del Rifugio invernale. Il termosifone è un po’ “stitico” in quanto ad erogazione di calore e la porta isola poco/nulla. Peccato, considerato l’ottima centralina idroelettrica poco distante. Qualora servissero ragguagli sullo stato del Rifugio e/o altro non esitate a scrivermi [email protected] – foto su www.flickr.com/photos/snowlover62/sets

La quota neve si riferisce al percorso di discesa.

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