Superare il salto nel centro (corti passaggi verticali) poi più facilmente sbucando nel canale nevoso. Seguirlo sino alla base del secondo salto che si supera sulla destra dove è più ripido (90°, corto). Risalire il lungo canale nevoso sino ad un afieteatro sbarrato dal salti rocciosi dove con grande sorpresa si scorge angolato il terzo salto, non visibile da lontano. Salirno nel centro (60m, da 75° a 80°) sbucando alla base del quarto salto (50m), caratterizzato da un “tubo” di ghiaccio alto sei metri (90°)che da accesso all’ultimo salto (50m, corti passi a 90°). Continuare nel canale superando ancora due facili saltini (75°) sino al termine delle difficoltà
Discesa lunga, complessa e molto delicata. Dal termine delle difficoltà risalire la sponde sinistra idrografica raggiungendo un costone. Scendere su di esso sino ad un caratteristico pulpito, di qui traversare a sinistra (faccia a valle) si cengie delicate per reperire un vallone che permette di perdere velocemente quota, sino a quando è sbarrato da una fascia rocciosa (è la fascia rocciosa che da orgine alla cascata del sudore di malefix). Traversare allora a destra (esposto) sino a scorgere la cascata del Sudore di Malefix sulla sinistra. Scendere alla base di questa cascata su terreno infido ed espostissimo (complicato), indi seguire l’evidente canalone (disarrampicando ancora un salto ghiacciato) sino alla strada.
- Bibliografia:
- Ghiaccio dell'ovest