La meteo dava venti forti in alta montagna, siamo partiti lo stesso. A Malciaussia alle 9,30 aprendo le portiere dell’auto, c’è mancato poco che venissero scardinate e fatte volare nel lago che sembrava un mare forza 9! Lungo il sentiero per il rif. Tazzetti tratti riparati si alternano a tratti dove puntarsi con i bastoncini. Tutte le cime fumanti per la spolverata che le imbianca dai 3000 in su. In queste condizioni il Rocciamelone sembra il K2, bellissimo contro un cielo blù. Al rifugio pausa nell’invernale, poi salita al colle di Resta relativamente riparati dalle folate che però vediamo lavorare in alto. Arrivati al colle capisco cosa si intende per “vento patagonico” anche se da qui si vede Torino! Per la Ribon mancano 325 mt. di dislivello e 1000 di sviluppo, ma non avendo l’ancora non rischiamo di essere ricacciati brutalmente da dove siamo venuti. Ammiriamo la piatta e bianca superficie del vasto ghiacciaio del Rocciamelone poi scendiamo comunque molto soddisfatti se non altro per lo straordinario scenario oggi offertoci dalla Montagna che comanda!