- Equipaggiamento
- MTB
Giro che abbiamo trovato bellissimo, di ampio respiro e appagante. Alcuni tratti sono abbastanza ‘fisici’ (ultimo tratto sotto colle della Rho e soprattutto la risalita al colle di Replanette) ma si fanno perdonare per la bellezza dei luoghi e la ciclabilità generale del percorso, seppure non banale.
Parcheggiato in alto, zona tour d’Amont, non lontano dall’inizio della strada per il vallone della Rho, scelta che ci è parsa consigliabile per come avevamo ipotizzato il rientro.
Lunga la prima salita, soprattutto per due vecchietti come me e il fido Pier con full muscolari, ma di soddisfazione attraversare le bellissime praterie della Rho e poi sul versante opposto grandi distese di rododendri in fiore.
I tratti ciclabili in discesa sono di soddisfazione, tranne i due in cui, come da relazione, occorre scendere con bici al fianco (almeno noi…).
Una volta superato il ponte della Fonderia, aumenta in modo impressionante il numero di persone sul percorso, tendenzialmente a piedi. Occorre fare molta attenzione in questa stagione.
Poco sotto i rifugi, provvidenziale sentierino a sinistra, appena segnalato, che taglia alcuni tornanti e si riporta alla strada più in basso.
Qui, dopo poco, è importante individuare un ponte in legno a sinistra, senza segnalazioni particolari, che permette di raggiungere un bellissimo e chilometrico single track sulla sinistra orografica seguendo il quale, con percorso assai divertente e fluido in saliscendi pedalabili, si raggiunge Melezet senza toccare asfalto.
Abbiamo quindi seguito la strada sino a poco dopo Les Arnauds. Qui abbiamo preso il percorso ciclo-pedonale segnalato a sinistra che porta in piano a Borgovecchio, evitando di scendere oltre. Da qui, risalendo un centinaio di metri, siamo tornati al park.
Girone molto consigliabile, opportuno adeguato allenamento.
Con Pier, ch’a mola mai…