Partiti al mattino in 3, eravamo una delle cordate in parete descritte da p-mirco, che ringraziamo anche per il lavoro di manutenzione e richiodatura effettuato che permette a tutti di frequentare questi luoghi con piacere e in sicurezza.
Insieme a noi una cordata formata da una simpatica coppia del piacentino/lodigiano con cui abbiamo fatto amicizia in parete.
La via è divertente e abbastanza continua: le difficoltà sono piuttosto omogenee, ogni tanto inframezzate da qualche breve muretto un po’ più tecnico.
Il tipo di roccia, lo sottolineiamo a costo di risultare ripetitivi, rende l’utilizzo del caschetto decisamente obbligatorio e richiede un minimo di leggerezza nei movimenti e nella gestione della corda.
Il materiale in parete in generale è in ottimo stato e, grazie ai segni gialli, è individuabile abbastanza facilmente.
Essendo la nostra prima volta su una via lunga del Reopasso ci siamo affidati alla relazione di https://www.vielunghefinale.com/rocche-del-reopasso-biurca-sud-via-dellamicizia/, trovandola in generale corretta e coerente. Comunque sulla via mi sembra di aver contato in totale intorno alle 9 soste possibili, per cui si può decidere abbastanza liberamente se fare tiri più lunghi (leggendo qui su Gulliver sembra che lo standard sia spezzare la via in cinque lunghezze) velocizzando la salita oppure se spezzare in più lunghezze brevi (in quest’ultimo caso a occhio una corda da 40m dovrebbe essere più che sufficiente): in entrambi i casi è sempre consigliato allungare le protezioni per ridurre gli attriti il più possibile. In particolare suggeriamo di spezzare comunque gli ultimi due tiri anche se il cavo della ferrata è abbastanza vicino all’ultima sosta, altrimenti il recupero finale diventa un supplizio.
La via è stata affrontata e, se si ha un po’ di dimestichezza è affrontabile, con scarpe di avvicinamento/scarponi.
Rispetto alle gradazioni nella relazione seguita, con cui mi sono trovato in linea di massima d’accordo, per il nuovo muretto in cui sono stati aggiunti i resinati vicino ai vecchi chiodi a pressione, subito dopo il traverso, forse il IV lo scomoderei. Non banali anche la placchetta che attacca la prima corda fissa, la pancetta prima della seconda corda fissa e il muretto subito dopo alla sosta successiva.
Nel complesso via divertente inserita in un contesto molto particolare e piacevole su roccia simpatica e didattica. Sempre stupendo il bivacco in cima alle Biurche.