Reisasso (Monte) e Roccio Russo da Castello, anello

Reisasso (Monte) e Roccio Russo da Castello, anello
La gita
andrea81
4 20/02/2021
Accesso stradale
strada pulita, buon parcheggio a Villaretto
Osservazioni
Nessuno
Neve (parte superiore gita)
Crosta da vento/sastrugi
Neve (parte inferiore gita)
Bagnata
Quota neve m
1800

Partiti da Villaretto, primi 200 m di dislivello su sentiero molto redditizio ma pressochè privo di neve (un po’ di ghiaccio ma evitabile). Al primo pianoro a 1800 m con il cartello per il Rifugio Bagnour procediamo a destra fino a raggiungere il Lago Secco, su neve quasi continua ma ben battuta. Dal Lago Secco continuiamo a destra seguendo qualche pesta dei giorni scorsi, grazie all’ottimo rigelo la neve è portante e impedisce di sprofondare nei buchi fra le rocce. La dorsale boscosa è un po’ ravanosa, saliamo a piedi senza attrezzatura su neve dura e abbastanza compatta sulle peste. Innevamento non abbondante e nemmeno continuo. A 2350 m usciamo dalla fascia di bosco più fitta e si apre lo splendido pendio-dorsale dove calziamo le ciaspole, che terremo fino in cima (raccordando i tratti innevati).
Proseguiamo poi per il crestone in direzione nord, aggirando le fasce di pietraia, senza raggiungere il Colletto delle Lobbie per scendere sul pendio di destra, ripidino ma con neve sfondosa il giusto per fare buone peste con le ciaspole, sino a raggiungere il vasto pianoro sottostante. Qui riprende la salita seguendo le lingue di neve verso il Monte Reisasso, ciaspole ai piedi fino a 50 m dalla cima poi per pietraia senza problemi fino in cima.
La discesa è stata invece effettuata nel vallone racchiuso tra Reisasso e Roccio Russo, davvero bello e selvaggio. Neve poca ma dignitosa, e salvo un breve tratto tra i massi e un altro dove abbiamo dovuto togliere le ciaspole per mancanza di neve, fino a 2100 m la discesa è stata persino piacevole, Poi un po’ di ravanamenti nel bosco (non fitto) spostandoci verso destra per intercettare un sentiero che ci ha portati alle Grange Pralambert Soprane. Qui importante proseguire in piano verso destra per ricollegarsi al sentiero dell’andata già al di sotto del Lago Secco, altrimenti si rischia di finire ad Alboin.

Gita a cui tenevo da parecchio tempo, certo non nelle condizioni ottimali (ci vorrebbe un metro in più di neve assestata per ricoprire le pietre che qui non mancano). Giro comunque molto vario e non troppo faticoso grazie alla neve che in salita è rimasta ben gelata. Se si punta solo al Reisasso conviene salire dal vallone, mentre per toccare entrambe le gite è meglio fare l’anello con salita dalla dorsale sud del Roccio Russo.
Ottima compagnia che oggi ha sperimentato varie tecniche di ravanage.
Oltre a noi visto 3 escursionisti fare il giro Reisasso-Roccio Russo probabilmente partiti da Alboin.

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