Rebbio (Punta del) o Bortelhorn da Berisal

Rebbio (Punta del) o Bortelhorn da Berisal
La gita
barrosismo
4 25/04/2018
Accesso stradale
Parcheggio a Berisal. Stradina ostruita da valanga non percorribile con mezzi meccanici
Osservazioni
Visto valanghe lastroni esistenti
Neve (parte superiore gita)
Primaverile/trasformata
Neve (parte inferiore gita)
Bagnata
Quota neve m
1600
Equipaggiamento
Scialpinistica

Impressionante una valanga caduta a inizio stradina (arrivata quindi a pochi metri dalla statale del Sempione), si superano facilmente a piedi i primi metri poi sci ai piedi. Il tratto di stradina è con neve fradicia, nonostante la partenza notturna con le frontali. Va meglio nei tratti aperti meno boscosi, rigelo comunque solo appena accennato. Arriviamo in fretta al fondo della valletta e non ci è chiaro come superare il ripido salto che intravediamo di fronte. Con le prime luci capiamo che bisogna portarsi a sinistra e salire un ripido pendio ovvero quello del sentiero estivo. Questo è una via obbligata di discesa, così risulta lisciato dai passaggi precedenti e ben rigelato. Più sopra il rigelo è marcato e facilmente arriviamo alla Bortelhutte. Da qui in poi il percorso è evidente e facile per pendii larghi su neve splendidamente rigelata. Sotto la verticale della vetta ci accoglie un bel vento freddo e la traccia finisce ripida al colletto della cresta SW. Picca e ramponi e per splendidi passaggi spesso molto esposti (ritengo corretta la quotazione PD) arriviamo in cima senza grosse difficoltà. Visto gente salire in conserva corta. Ventaccio maledetto e nuvole vaganti proprio mentre siamo in cima: è stato ancora più affascinante, sembrava d’essere chissà dove e a quote maggiori. Discesa attenta con due soli brevi tratti faccia a monte (qui è vietato sbagliare!!!). Partenza dal deposito sci su neve marmorea e portante, spaccagambe date le vibrazioni. Scendendo il sole e il cessare del vento regalano il remollo desiderato e il firn è servito. Fino al rifugio condizioni più che ottime. Nei canali inferiori, dove ha rigelato poco, la neve è pappa ma spesso comunque portante, alla fine me la cavo anche nei tratti più ripidi. La stradina finale è marcia ma portante e scorrevole in traccia, fuori ci si pianta. Gita ancora in condizione per un bel po’, al netto del meteo. Circa 15 persone su questo itinerario oggi, di cui alcuni in grave ritardo. Non oso pensare come potessero essere schifosi e probabilmente pericolosi certi pendii all’ora della loro discesa tardiva. Mah.

Con Meme che supera brillantemente la cresta e l’unico avvistato con le ciaspole su tutto il percorso.

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