- Accesso stradale
- ottimo
Che scrivere: ad esser schizzinosi quasi 900 mt di avvicinamento per 100 metri scarsi di via, seppur non banale, sono forse un po’ sproporzionati…, ma non per questo non è una bella gita, anzi l’avvicinamento al Lago in qesta stagione seppur il sentiero non sale (e scende…) mai.. :-), con i larici ingialliti e la calda luce di ottobre, è sempre uno bello spettacolo! Via in condizioni perfette, no ghiaccio, che invece abbiamo trovato discretamente abbondante sul sentiero, nel tratto delle sorgive (nord pieno), prima della cascata, ma tranquillamente aggirabile tagliando su pendi solatii a dx salendo e già in rapido scioglimento nel pomeriggio. La via normale è breve, direi molto poco esposta, quasi niente, ma non banale è costituita prevalentemente da gradoni e passaggi di II+, che “puzzano” anche di qualcosa di più…., in salita non si avverte molto, in discesa, sì. Un cordino da 30 mt è più che sufficiente per salire, ma soprattutto scendere in sicurezza. Nella parte finale si trovano un bel chiodo con anello (saldo) e sotto la croce in cresta, una sosta su staffa mettallica un po’ flettente…, non è il massimo per una breve doppia in discesa, ma se non la si sollecita violentemente… Scendendo si trova anche un cordino nuovo su spuntone per un’altra eventuale piccola doppia o per far sicurezza su un passo aggettante. Comunque spuntoni naturali per far sicurezza non ne mancano…
Promessa mantenuta alla socia Adry…, clima da ghisarti bracce e gambe (vento gelido), ma essendo la via breve, alla fine sopportabile. Un saluto a Elena e Karco che ci hanno aspettato al Lago finché hanno potuto… e Benoit e Piero, diretti alla Rocca Bianca, che ci hanno accompagnato per un pezzo della salita ed ovviamente al grande Roby: una garanzia.
Tendiniti e ginocchi al ritorno da buttare via…, ma son davvero le ultime….