- Accesso stradale
- Sterrata in buone condizioni ma in alcuni punti è necessario prestare più attenzione per dei profondi solchi.
Avvicinamento: il sentiero parte in corrispondenza della piazzola adibita a parcheggio, ripido e abbastanza faticoso ma permette di salire velocemente, numerosi ometti.
Non è presente alcuna scritta o targhetta, abbiamo rifatto un grosso ometto in corrispondenza del punto di attacco.
Materiale in posto: soste attrezzate, alcune da collegare, in buono stato. La sosta sul larice è stata rifatta su un tronco più in linea sul verso di salita.
Come segnalato solo L2 è attrezzato a spit per il resto qualche chiodo in buono stato lungo i vari tiri.
Protezioni veloci: noi abbiamo portato friends BD 0.75,1 e 2 (doppi) e il 3 , il tutto sufficiente anche per fare la fessura del secondo tiro per dare omogeneità alla progressione.
Discesa: oltre a quella segnalata in relazione si può scendere (dal colletto) verso il lago Giasset poi fino alla sterrata. Risulta più veloce in quanto fa un giro più corto e diretto, più o meno 45 minuti per arrivare alla macchina.
Come già segnalato via tecnicamente facile ma non banale, inteso come non noiosa con bei passaggi divertenti.
La via si trova facilmente basta evitare “sempre” gli spit di verde smeraldo, generalmente stando sempre sulla dx (salendo)
Ottima per usare le protezioni veloci, il secondo tiro si può salire facilmente sulla fessura a sx degli spit e si integra bene.
In linea di massima si può fare con gli scarponi, noi abbiamo optato per le scarpe d’avvicinamento ( La S. tx4) un giusto compromesso tra comodità e rigidità.
Infine per rendere tutto “più frizzante” 🙂 zainoni pesanti per bivacco in punta.
WE fotonico