Via carina ma un po’ discontinua. Risultano particolarmente belle le lunghezze L1 ed L2, mentre il trasferimento di L3 e la lunghezza successiva (breve diedro e poi linea un po’ forzata per rocce in mezzo ai prati) fanno perdere un po’ di fascino alla via.
La chiodatura è piuttosto lunga ed obbliga a fare i passi obbligatori senza poterli azzerare. La L1 risulta particolarmente ostica perchè non è possibile integrare nella sezione di strapiombo e una eventuale caduta potrebbe essere rischiosa. Nella L2 è presente un passo di decisione verso metà tiro, anche se in questo caso l’eventuale volo risulta meglio protetto. La L5 sale dapprima in linea pressochè verticale, poi taglia decisamente verso sinistra (fino al termine del tetto sovrastante) e infine devia verso destra per andare a reperire la sosta: allungare le protezioni per evitare eccessivi attriti di corda.
Al termine della L6 ci siamo spostati verso destra per andare a reperire l’ultima (facile) lunghezza della via Ex Art. 18 e da qui siamo scesi a piedi per comodo sentiero (soluzione consigliata).
Un grazie particolare al mio socio storico Massimo (che, ahimè, ultimamente sto un po’ trascurando…e di questo me ne scuso!) con il quale siamo venuti a regolare un conto che avevamo in sospeso da qualche annetto…Grazie socio!