Con gli amici Carlo e Giuseppe.quando Blin mi ha proposto la salita alle punte del Rancio da Campiglia sapendo che l’aveva tentata tempo addietro e aveva fatto dietro front mi sono preparato psicologicamente ad un’escursione di quelle toste.Cosi’ è stato,il canalino bagnato di salita ci ha impegnati a fondo poi quando si sbuca sui pendii erbosi si sale meglio ma il Passo di Scaletta lo si scorge ancora lontano,con sorpresa troviamo il triangolino cai rivarolo sulla quota 2993m, anche se un po’ affaticati scendiamo una cinquantina di metri e saliamo la Punta del Rancio 2995.Carta MU alla mano un bel sentiero segnato di rosso e numerato 13e sale dal versante valdostano alla Bocchetta del Rancio,visto il ripido canale bagnato della salita decidiamo di rientrare x il comodo sentiero dalla Bocchetta del Rancio.Disceso il Passo di Scaletta rintracciamo quel che resta della mulattiera reale x il Rancio ma nei pressi dei laghi del Rancio mulattiera e tracce spariscono.Tiriamo un sospiro di sollievo non avevamo nessuna intenzione di arrivare alla bocchetta comodamente.A parte gli scherzi senza tracce e senza segni individuare la giusta bocchetta non è x niente facile.Passiamo sotto a vari canali tutti uguali finchè Blin indica che siamo sotto alla Bocchetta giusta, al centro da lontano sembra esserci un salto,decidiamo di provarci male che vada si riscende e si traversa verso il colle delle acque rosse,risaliamo il franoso e assai ripido canale siccome si muove tutto quello che si tocca saliamo con delicatezza fino alla bocchetta del rancio , poi scendiamo a collegarci alla mulattiera che sale al colle cadrega e il lungo ritorno all’Azaria.il consiglio è di non seguire il sentiero 13e perchè NON ESISTE.Veramente un gran bella gita di quelle che mi soddisfano pienamente ringrazio gli amici Carlo e Blin anche oggi il suo fiuto è stato indispensabile x non dover faticare piu’ del dovuto.