Ran (Punta di) da Creton per il Passo di Nequedè e la cresta Sud

Ran (Punta di) da Creton per il Passo di Nequedè e la cresta Sud
La gita
enzo51
4 22/06/2014

Continua l’esplorazione di montagne un tempo capisaldi dell’alpinismo classico, di cui oggi giorno nessuno piu’ vuol sentir parlare, anche perche’ sconosciute alla massa e ancor meno frequentate. E invece e’ proprio qui che sta il bello. Sapere di trovarsi a tu per tu con difficolta’ da superare al termine di lunghi ed estenuanti avvicinamenti anche se ha odore di masochismo, denota pero’ al tempo stesso quella volonta’ di mettersi in gioco qualunque sia il prezzo da pagare, e inseguire l’avventura tra i monti allo stesso modo di come veniva vissuta e praticata da chi ci ha preceduto. In un giro d’orologio c’e’ tutto il vissuto riguardante la salita di quest’arcigna e imponente montagna, che come tutte le cose che si inseguono all’insaputa di cio’ a cui stai andando incontro, fino all’ultimo non sai mai come andra’ a finire la storia. In altre parole sta un po’ come il voler cercare l’avventura a tutti i costi in cio’ che si fa’. La salita in meno di 5 ore al passo ci ha riservato non poche sorprese nel colatoio. Un allegro torrentello a scorrere sopra roccie infide e liscie da superare col fiato in gola. Pero’ ancora niente a confronto la discesa, che affrontata per quella che ritenevamo la piu’ logica giu’ per il crestone ovest, ci ha costretti a piu’ di una risalita a cercare i punti piu’ agevoli in un ambiente da brivido, per sfuggire agli inevitabili e netti salti che ci sbarravano il cammino. E’ l’inevitabile conseguenza, dovuta dallo scendere posti che non si conoscono e di cui nessuno mai ha dato sin’ora notizia. La cosa piu’ bella e divertente seppure lunga e faticosa, e stata la scalata della cresta in ambiente severo e impressionante. Dove si aveva la senzazione come di essere all’interno di una trappola (rappresentata dall’incognita della discesa, inventata tutta sul momento). Meteo cappriccioso ma nella sostanza sul variabile-bello che non ha per nulla infastidito il buon esito della salita, ne quello piu’ problematico relativo alla discesa. Con Franco sempre disponibile a lottare e a tener duro fino in fondo.

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