Portage per 400 metri, poi racchette fino in cima. Neve poco portante fino a quasi 3000 metri, con progressione un po’ faticosa fuori traccia, poi sulla dorsale ben rigelata sino alla vetta. Per quest’ultima sezione, di circa 300 metri di salita, occorrono racchette ramponate o ramponi.
Discesa tutto sommato meno peggio di quanto mi aspettassi, con il tratto più laborioso tra i 3000 e i 2800 metri per via della crosta non portante, poi giù veloci nella neve polenta ma facile e divertente. Anche il traverso per entrare nel vallone, tra i 2400 e 2500 metri, è passato senza troppi patemi, a parte un paio di sfondamenti.
Segnalo che a 2070 metri c’è una cascatella molto “gonfia” in questo periodo; per evitare la doccia si deve salire sulla destra, e qualche metro sopra si può attraversare il ruscello facilmente e poi ricongiungersi al sentiero.
Bella gita, consigliabile anche in questa tarda primavera se c’è un buon rigelo. E comunque l’ambientazione della Valle Argentera merita a prescindere anche da una eventuale neve molle 🙂
Sono contento di essere tornato dopo 10 anni sulla Ramiere, e di aver avuto la compagnia di Mowgli Renato che mi insegna sempre qualcosa sulla montagna.