Sulla via di salita da nord si trova ancora un po di neve ma quasi sempre evitabile e comunque oggi tale non infastidire più di tanto. Dalla cima ci siamo inventati una discesa alternativa: dalla croce giù per la cresta nord est fino al punto in cui si stringe e sembra diventare impegnativa, quindi a dx per facile pendio detritico (comunque da fare con attenzione) toccando in breve l’appartata valletta che ospitava il vecchio ghiacciaio e che è descritta anche come discesa sci alpinistica canalone NE. Giù per la valletta ancora su tanta neve che ci ha regalato una comodissima discesa fino ad incrociare il vecchio sentiero (credo degli alpini) che collega la caserma sotto il col Mayt con quella del colle della Ramiere e che abbiamo volutamente ignorato (comunque oggi non percorribile per neve direzione Ramiere). Quindi ancora giù per la valletta toccando un evidente colletto sulla sx che abbiamo svalicato sul lato opposto e quindi ancora giù per prati costellati da splendide fioriture fino ad incrociare una provvidenziale traccia che verso sx (ometti prima e fettuccine sugli alberi dopo) ci ha portato sulla sterrata di fondovalle poco a monte del parcheggio Montenero.
Tutta la discesa è molto selvaggia, a noi è piaciuta molto ma occorre un po di intuito e fortuna per non incasinarsi la vita!
Terza volta con Alberto e Marco in questa valle…un’uscita più bella dell’altra!