Bella via di cresta, varia, in un vallone bucolico.
Ottimo terreno per allenarsi sulla progressione in conserva e sui cambi d’assetto per le parti a tiri.
Noi abbiamo attaccato dalle cenge erbose a sx dell’attacco vero e proprio, evitando il primo tiro (forzato) e raggiungendo subito lo spigolo. Roccia più che buona nei tratti da scalare, prestare attenzione nelle parti intermedie.
Utilizzato friends dallo 0.3 al 2 BD, una corda intera da 50m e un cordino in kevlar da 50m per la calata sulla normale. Presenti molti spuntoni ottimi per proteggersi direttamente con la corda oppure per allestire soste (prevedere almeno due cordini lunghi).
Dall’attacco alla vetta in 4 ore e mezza con pausa crema-calcestruzzo e panino!
Per la discesa seguire il filo di cresta fino a giungere nei pressi di un canale detritico; da qui, guardando faccia a valle, traversare a destra (vaghi ometti) e individuare una sosta a spit con cordone e anello: con una calata da 50 metri si arriva alla base, di qui al colle in 10 minuti.
Via di montagna, anche se nei tratti più duri è protetta da ottima attrezzatura. Da evitare con tempo incerto. I tempi possono allungarsi parecchio nel caso in cui si scelga di progredire poco in conserva!
Al momento, si trova ancora acqua per riempire le borracce nei ruscelletti dei prati sia all’andata, sia dal lato da cui si ritorna.
Con Fabio, i trucchetti da dur, il cappellino che non va e la cera solare.