Sentieri puliti, tracciati e segnalati in modo impeccabile con tantissime tacche, paline e pannelli esplicativi. Possibili combinazioni diverse, dalla semplice passeggiata all’escursione vera e propria come quella proposta in descrizione. Dopo il ponte tibetano occorre un minimo di attenzione per l’esposizione e ripidezza del sentiero, soprattutto in presenza di terreno bagnato. Colori autunnali al momento non pervenuti.
Percorso buona parte dell’anello descritto, ma dal Rifugio Preit siamo scesi direttamente a Chiotti, abbiamo imboccato il Viol di minà e siamo rientrati a Sampeyre (dislivello 570 m, sviluppo 8,8 km). Scenografico il ponte tibetano, belli gli scorci sul vallone di Becetto, commoventi gli antichi mulini, impressionante la pecceta del Rifugio Preit. I pannelli sono il valore aggiunto che consente un tuffo nell’archeologia della vita alpina. Complimenti a chi ha ideato e manutiene tutto ciò.