Ragogna e San Daniele (Laghi di) da San Daniele, anello

Ragogna e San Daniele (Laghi di) da San Daniele, anello
La gita
maurobeltramello
5 14/11/2020
Accesso stradale
Sulla SR463, tra Villanova e Majano, tenendo S.Daniele sulla destra, oltrepassato il semaforo all’incrocio con via Tagliamento (pochi metri dopo l’Eurospar), a circa trecento metri si prende a sinistra la “Strada del monte di Ragogna”, quella con le indicazioni per Muris, Monte di Ragogna, Lago e Vigili del Fuoco. La percorriamo per quattrocento metri circa e sulla destra troviamo il parcheggio dove sostare l’auto.
Traccia GPX

Nel parcheggio, grazie a dei cartelli informativi, possiamo prendere coscienza del percorso che andremo a fare. Puntiamo quindi verso sinistra, sul sentiero che affianca la strada per Ragogna. Qualche centinaio di metri ed eccoci arrivati nell’area principale, quella della Torretta Naturalistica. La Torretta, alta due piani, è visitabile e permette una bella vista sull’intero lago. Il lago, essendo diviso proprio a metà dal confine fra i Comuni di Ragogna e S.Daniele, prende alternativamente i due nomi: Lago di Ragogna o Lago di S.Daniele. Proseguiamo da qui sempre sul sentiero che costeggia la strada. Il tracciato pedonale termina in concomitanza di una strada bianca che seguiamo a destra e che si addentra fra prati e campi in una macchia alberata. Dopo un’ampia curva a sinistra, poco dopo aver oltrepassato “La Cava”, (cartello indicatore con panchina), sulla destra troviamo una traccia attraverso i campi, che porta ad un piccolo imbarcadero proprio di fronte alla Torretta Naturalistica. Ritornati sulla strada bianca, proseguiamo la nostra passeggiata fra boschetti che si stanno vestendo con i colori dell’autunno. Arrivati ad un quadrivio, prendiamo la strada a destra che ci porta, dopo aver attraversato su un piccolo ponticello, il Torrente Ripudio, emissario del lago, davanti al Cimitero Israelitico, il quale, sin dal 1735 accoglie le salme degli ebrei della comunità di San Daniele; comunità che in gran parte, dopo la Grande Guerra si trasferì a Udine. Il sentiero riprende con una piccola salita in direzione del lago. Subito prima di svoltare a destra per il rientro al parcheggio, proprio di fronte a noi, si vedono le caratteristiche “finestre” di fronde, tipiche di una bressana. La piccola deviazione è d’obbligo per visitare la storica (1957) Bressana Salvadori, ora fuori uso, ma parte del Patrimonio Culturale del Friuli V.G., ottimamente tenuta dall’attuale proprietario. Ritorniamo sui nostri passi e completiamo la passeggiata percorrendo la lunga strada bianca che costeggiando il lago quasi completamente nascosto dagli alberi, ma con S.Daniele in bella vista a sinistra, ha la sua fine proprio nel parcheggio dove termina anche il nostro giro.

Ringrazio e saluto i miei compagni di gite: mia moglie Luisa e gli amici di sempre, Daniela e Roberto.

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