Salita breve ma intensa.
Una scalata tecnica più che di forza, eccetto forse il primo tiro, nella sua parte più bassa. Spesso si deve invocare l’attrito…. della suola…..
Spittatura ottima e presente ogni 2/3 m nei passi sotto il 6a, mentre nei tiri più impegnativi si arriva ad avere anche 1 spit ogni metro. Portarsi almeno 14 rinvii…..
Soste con 2 spit, cordone e maillon.
La cima è posta a 2600 m ed è sempre ben assolata.
AVVICINAMENTO: Da Nevache (Fontcouvert) raggiungere il Refuge du Chardonnet, percorrendo il comodo sentiero che parte dentro il campeggio. Raggiunto il rifugio, proseguire in direzione del colle du Chardonnet. Altezza di un grande prato, solcato dal rio che scende dal colle, abbandonare il sentiero e per tracce (ometti) raggiungere la base della torre. Essa è posta all’imbocco del canale che separa il Pavè du Chardonnet dal Queyrellin. L’attacco della via è segnato da una scritta.
E’ possibile non passare dal rifugio ed accorciare leggermente l’avvicinamento, prendendo la strada che parte appena fuori dal campeggio, che porta al grande prato.
VIA:
L1) Seguendo gli spit, salire il primo tratto verticale ed in qualche punto stapiombante. Raggiunta una sezione più liscia ed aggettante, superarla e poi salire lungo la placca. 6b
L2) Proseguire dritti, superando uno stapiombo, poi su difficoltà minori, salire su rocce articolate e poi un un diedro. 6a
L3) Proseguire su blocchi e poi superare un muretto. 5+
La via finirebbe qui, ma è consigliabile proseguire fino in cima, salendo prima il canalino (2/3 m) e poi seguendo una delle due vie a spit che si incrociano. Lungo il filo dello spigolo o sulla destra. (6a o 5+)
DISCESA: Dalla cima con 3 doppie da 45 m.