Putia (Sass da) da Malga Zannes per la Forcella da Putia

Putia (Sass da) da Malga Zannes per la Forcella da Putia
La gita
giuliano
5 16/09/2018
Accesso stradale
costo parking 6 euro x 24 h

La salita al Rifugio Genova può avvenire per vari sentieri, tutti molto facili e d evidenti: ieri pomeriggio, partito alle 16 dal parcheggio, ho utilizzato inizialmente il 32 per poi deviare sul 33 e sul 35, impiegando 1h 10′, oggi in discesa ho optato per seguire integralmente il 32, che passa dalla malga Kaserill. Buona accoglienza al rifugio (molto confortevoli le stanzette), decisamente affollato nonostante la stagione avanzata; segnalo che non ha le ciabatte di libero utilizzo per cui, se non ve le portate, o girate scalzi o ne comprate un paio al costo di 3 Euro. Dal rifugio, avendo tempo a disposizione, ho raggiunto in 20′ la cima del Col Poma (Zendleser Kofel, m.2422, croce di vetta) che offre uno stupendo panorama sulla Val di Funes e sulle Odle. Questa mattina, partito alle 7,15, ho raggiunto la vetta del Sass di Putia in 2 ore esatte; il sentiero dalla Forcella di Putia all’attacco della ferrata è evidente ma a quota 2650 si divide per poi riunirsi poco sopra; conviene seguire il ramo di sx, più facile e comodo. La ferratina finale è elementare e molto breve e viene percorsa praticamente da tutti senza attrezzatura; io ho preferito indossare il kit ma ho moschettonato solo nei primi metri di cavo, dove c’è un po’ di esposizione, e nell’unico brevissimo tratto verticale che è comunque staffato. Tornato alla forcella dove inizia la ferrata ho anche raggiunto in 10′ su sentiero evidente la cima del Piccolo Putia (m. 2813, croce di vetta), spalla della montagna a picco sul Passo delle Erbe. Per la discesa fino al parcheggio (affollatissimo) ho impiegato circa 2h 15′, incontrando una processione biblica sia in salita alla cima sia sui sentieri più bassi.

Approfittando di un impegno famigliare che mi ha portato in zona, ho deciso finalmente di salire questa bella montagna, una delle più famose delle Dolomiti, che anni fa sfiorai percorrendo l’AV2 delle Dolomiti. La Val di Funes, col suo contrasto tra i prati verdissimi e le punte rocciose delle Odle, è giustamente rinomata e non deve stupire che alcune delle foto simbolo delle Dolomiti ritraggano scorci di questa valle. Il meteo è stato fortunatamente migliore del previsto e, al posto della prevista nuvolosità diffusa, si è avuto solo qualche passaggio nuvoloso che ha solo parzialmente compromesso il panorama dalle cima.

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