Partiti al mattino da Malga Ciapela abbiamo attaccato la via intorno alle 10 per attendere che si asciugasse un poco dopo le piogge del giorno prima e, nonostante abbia piovuto fino alle 20 del giorno prima (tipica accoglienza dolomitica!), la via era abbastanza asciutta ad eccezione degli ultimi tiri per arrivare alla cengia.
Abbiamo portato un sacco a pelo in due (è stato sufficiente per le temperature di questa estate) e uno stuoino, rivelatosi non necessario in quanto le due grottine hanno stuoini e metalline. Se si dorme nella seconda grottino che si incontra, si è direttamente all’attacco della Messner.
Via Vinatzer: è tutto vero, passati i primi tiri è una meraviglia pazzesca!
Via Messner: per evitare la variante Giordani è fondamentale non puntare all’invitante chiodo rosso sulla destra.
Avvistato quello andare a sinistra alla ricerca di un diedro. Noi abbiamo trovato utile la foto con la traccia della via sulla guida Giordani (la foto, solo la foto!)
Noi abbiamo usato una serie fino al 3 bd.
Una salita pazzesca in tutto e per tutto. La prima parte, la Vinatzer offre una bella scalata di grande movimento mentre sulla seconda, la Messner, la roccia è davvero pazzesca! Con Ale, senza il quale la Sud della Marmolada sarebbe rimasto solo un bellissimo sogno!