- Accesso stradale
- Niente da segnalare
Non traggano in inganno la quota e il dislivello modesti: desidero subito mettere in chiaro che a mio avviso il grado F+ è riduttivo. Innanzitutto, le tacche rosse sono talmente sbiadite che spesso le si confonde coi licheni e viceversa: poco male nei tratti facili ed evidenti, malissimo in quelli incerti che corrispondono immancabilmente coi più esposti. L’esposizione è massima: sulle placche della parete est tra il Prato Stella e la sommità del primo balzo della cresta, sui caminetti e le placche dopo il passo-chiave di II°+, sull’affilata crestina finale. Fortunatamente, nei punti critici sono presenti alcuni spit che abbiamo usato per salire in conserva protetta (utili casco, imbrago, qualche rinvio e uno spezzone di corda da 30 m). Numerose lapidi all’attacco della via ricordano una delle caratteristiche peculiari della roccia di questa montagna: solidissima se asciutta, estremamente infida quando bagnata. Valutate attentamente le condizioni meteo prima di partire.