Sulla via di per sè avevo già detto tutto, molto bella, chiodata lunga e poco integrabile, roccia fantastica.
Un conto però è salire in maglietta il 18 giugno, un’altra cosa il 21 gennaio, con temperature proprio da 21 gennaio!
Zero termico a 1000 m nelle ore centrali, -8,5°C alla partenza e -7°C al ritorno all’auto.
Ghiaccio ovunque in avvicinamento: poca neve, ma ghiaccio infido, anche i tratti inerbiti risultano insidiosi. Non parliamo poi della strada asfaltata: anche solo attraversarla (avendo parcheggiato al Campo Base, siamo saliti dritti per dritti tra la boscaglia, fino a sbucare al parcheggio basso “estivo”) è stato carino…
La parete è ok, il sole un po’ ha fatto la sua parte, toglievamo i guanti giusto lungo i tiri; gli ultimi due tiri poi, in ombra… ahi ahi ahi, ma li abbiamo terminati.
Doppie lisce lisce, poi via a casa.
La sera, verso le 23… febbre anche se io continuo a sostenere l’origine virale e non da raffreddamento 😀
Con Stefano, compare pazzo come me.
Foto e report:
dani-climb2.blogspot.it/2017/01/rocca-provenzale-m-2402-spigolo-di-gaia.html