- Accesso stradale
- Qui 44°25'58.9"N 8°43'25.8"E c'è posto per 2-3 macchine (appena dopo il parcheggio con divieto di sosta/proprietà privata)
Forse la via in sé meriterebbe una stella in più, non è poi così male: è nello stile di altre vie in zona in Liguria, un po’ discontinua, ma non ci sono mai lunghi trasferimenti fastidiosi. La roccia è buona (probabilmente le tante ripetizioni hanno ripulito quello che si muoveva), ha un paio di passaggi cmq divertenti, l’ambiente è carino e difficilmente penso lo si trovi affollato: Una bella vista mare, sul porto di Genova, su Punta Martin e la Baiarda… La strada di accesso è bruttina (stretta e a doppio senso), ma non è impossibile e non è questo il motivo delle 2 stelle. Tutto porterebbe a dire che, in teoria, la via merita comunque il giro. Ma, se, come è successo a noi, ti perdi dopo il secondo tiro e ci metti un’ora prima di reperire il diedro nero di L3, e poi, per la discesa, segui un sentiero (pure segnato xon tacche rosse), ma ti ritrovi circondato da una matassa di rovi, una giungla che abbiamo superato a fatica e che per fortuna abbiamo poi abbandonato. Attraversando lateralmente a dx (grazie cinghiali che ci avete lasciato qualche traccia da seguire!), siamo riusciti a reperire un altro sentiero che proveniva dal monte Pennone, molto più pulito .
ANCHE l’ultimo pezzo sul sentiero del Metanodotto ci ha regalato ancora un groviglio di rovi e rami secchi da attraversare.
Con tutte le premesse sopra, sconsiglierei di andare a piantarsi qui, a meno che non si facciano pochi km di strada o si conosce bene la zona.
Con Paoloeffe, che non ha voluto demordere e ha continuato a cercare finché non ha trovato i segni del terzo tiro, quando io invece ero già stufa e sarei andata a casa