il posto stupendo non può essere commentato…
saliti sabato in 4 ore all’alpe la bruna, dove abbiamo bivaccato (di notte è sceso sotto zero..). la mattina in 1 ora all’attacco, che non è lo sperone più basso in assoluto, ma quello dopo, sulla dx (la foto di rock paradise inganna perchè è tagliata in basso!).
lo zoccolo è stato superato con 3 tiri da 40-45m, su roccia marciotta e sporca d’erba su L1, poi migliore. Su L1 abbiamo perso un sacco di tempo, non si capisce bene dove passare e bisogna forzare dei diedrini poco invitanti. alle 12 eravamo all’attacco della torre nera (che però è rossa…). facendo due conti, dalla cima alla macchina ci vogliono non meno di 7-8 ore se non ci sono intoppi, avrebbe voluto dire scendere con le pile e andare dritti in ufficio.. abbiamo optato per una saggia discesa. (preventivare 3 giorni!)
discesa di emergenza: non riuscendo a trovare dall’alto la via di accesso alla cengia mediana che DOVREBBE bypassare lo zoccolo (come recita la guida), siamo andati tutto a destra (viso a monte), oltre l’attacco di “gioiello dei prosces”, passati sotto un caratteristico arco di roccia, scesi 30 mt su sfasciumi un pò esposti (occhio!) ed attrezzato una doppia su chiodo e nut che con 60 mt esatti deposita sotto la parete, sulla via di discesa classica.
la parete oltre la cengia è bellissima, rosso fuoco, migliaia di diedri e fessure, tutti lì paralleli… il difficile credo sia capire dove passano le vie, non abbiamo mai visto nè un chiodo nè un cordino.
la battaglia è solo rimandata..
info generali:
. NON si può dormire in tenda (un’ora più sopra c’è il bivacco Ivrea, così c’è stato detto dai guardiaparco)
. il vallone di goi è molto sabbioso e l’acqua è torbida, portarsi una qualche invenzione per filtrarla
. la parete prende sole dalle 8 alle 12 circa
. il canale di discesa era ancora innevato adesso, chissà ad inizio stagione
con giano