- Accesso stradale
- strada inbiancata dal bivio della SR44 fino a Cara
- Osservazioni
- Nessuno
- Neve (parte superiore gita)
- Crosta da rigelo portante
- Neve (parte inferiore gita)
- Crosta da rigelo non portante
- Quota neve m
- 1000
Giornata buona, sole alternato a nuvole ma senza vento, se non in cresta.
-11°C alla partenza, -6°C al ritorno all’auto.
Ho preso il sentiero n. 1, non la poderale. La prima parte del sentiero è ben battuta, ma il primo tratto ha gli scalini affioranti ed è consigliabile farlo senza ciaspole per non rovinarle, soprattutto in discesa al ritorno.
Il tratto intermedio, con crosta non portante e non più battuto, l’ho fatto con un po’ di fatica ma senza problemi con le ciaspole.
Nell’ultimo tratto sono passato vicino a Prial Superiore (all’incirca seguendo ancora il sentiero n. 1): qui la pendenza si fa sostenuta e la crosta è a tratti portante ma tende a frantumarsi in lastre. La parte in cresta è ghiacciata con erba e rocce affioranti, perciò ho usato i ramponi (e piccozza solo per emergenza).
Al mio primo uso di ramponi e piccozza, sono stati una rivelazione: danno una sensazione di sicurezza senza paragoni, utili in salita ma ancora di più in discesa, sia su ghiaccio che su crosta spezzettata a lastre, perché sfondano le lastre e mordono nel buono. Un altro mondo in confronto alle fatiche fatte le ultime volte per scendere su neve ghiacciata con le ciaspole.
Nessuno in giro.