Itinerario poco conosciuto, selvaggio e molto bello. Consigliato a chi è abituato alla roccia “orobica” e a cui piace ravanare in ambienti selvaggi lontani dalle masse. Le difficoltà su roccia si concentrano nel camino e non superano il III grado, per il resto si tratta di sapersi muovere su terreno delicato e friabile!
Ad agosto scorso ho percorso l’unica cresta che ancora mi rimaneva da fare, la più affilata ed esposta, la cresta Josi. Si tratta di salire la Presolana di Castione dalla via normale e traversare in cresta con diversi saliscendi e un camino di III fino alla Presolana Occidentale.
Con il socio Marco partiamo di buon ora dal passo e in poco meno di 2 ore siamo all’attacco della nostra via, posto a sinistra della grotta dei Pagani. Risaliamo il canale con passaggi di II su roccia sempre da verificare. Fuori dal canale si prosegue per canali e pendii erbosi “orobici” fino in cresta. Proseguendo in cresta si giunge in vetta alla Presolana di Castione. Da qui con una delicata e ripida discesa si arriva all’intaglio alla base del camino. Per sicurezza qui ci leghiamo e superiamo senza problemi il camino di III (breve ma roccia molto friabile, attenzione!); fuori dal camino vi è un cordino su spuntone per fare sicura. Da qui inizia la parte più bella della traversata: la cresta Josi, una cresta affilata in certi punti come una lama di coltello. Con calma la percorriamo fino a uscire sulla cresta della Normale che in poco tempo ci porta in cima alla Presolana Occidentale.
Discesa dalla Normale, ormai stra conosciuta 🤣.
Per concludere in bellezza ci godiamo una bella merenda al Cassinelli.