Presanella (Cima) Cresta NE

Presanella (Cima) Cresta NE
La gita
danyswimmer
5 25/06/2023
Accesso stradale
Proveniendo da BS oltrepassare il passo del Tonale, scendere verso Vermiglio, ma prima di arrivare in paese girare a dx in località Stavel (si vede benissimo la Presanella). Attenzione al cartello che indica Denza Hutte e continuare su strada sterrata (ca 20').
Traccia GPX

Domenica colazione ore 3:00 e partenza ore 3:30.
Si risale la morena lungo lo stesso sentiero della via normale, ma lo si abbandona scendendo in direzione del conoide d’accesso al ghiacciaio della nord (evidente, v. foto). Si perdono ca 50/100 m di dislivello. Ci si imbraga (1h – 1h30′ dal rifugio) e si percorre l’immenso ghiacciaio della nord puntando direttamente alla forcellina poco sopra la bocca d’Amola.
Come riferimento puntare la fascia rocciosa orizzontale che esce verso destra proveniendo dalla bocca d’Amola e passare sul margine dx, dopodichè salire dritti sul ghiaccio (50 m, pendenza ca 45/50°; sufficiente una picca). V. foto allegata. Attenzione in questo punto perchè da sopra scarica tantissime pietre; se ci sono persone prima di voi mettersi al riparo e avere pazienza.
Usciti dal ghiacciaio risalire le pietre fino al passo e iniziare la cresta (ca 3h dal rifugio). I primi m sono i più tosti (comunque mai oltre il 3°). Noi abbiamo fatto 2 piccoli tiri e poi abbiamo proseguito in conserva protetta. Sufficienti alcuni friend medio-piccoli per protezioni veloci.
La cresta era tutta pulita da neve, quindi percorsa senza ramponi o picca che hanno riposato nello zaino.
Si percorrono 400 m di dislivello in ca 3h; l’ultimo pezzo prima della cima ritorna nevosa e si incrocia con l’uscita della parete nord (max 40/45°, sufficiente una picca). L’esposizione non è mai eccessiva, ad eccezione dell’ultimo tratto nevoso dove non sono concessi errori (FBL, fa balà l’occ).
Totale 6 h, noi ne abbiamo impiegate ca 7,5 h a causa delle varie manovre legati/slegati e salendo con calma.
Discesa per la via normale; non mollare la concentrazione e attenzione al ghiaccio vivo in discesa dalla sella Freshfield che a giugno inizia già ad affiorare. I meno esperti potrebbero scegliere di fare questi pezzi faccia a monte.
Se possibile scendere verso dx (non il primo risalto, ma il secondo) e non andare dritto verso le rocce: si risparmia un’ora di discesa arrivando facilmente a quota 2600 (v. foto allegata)

A giugno 2023 le condizioni erano ottime su tutto il percorso: complice l’ottimo mese di maggio, tutti i crepacci erano chiusi con condizioni spettacolari, ad eccezione di quelli enormi dove ci entra un bus per intero. In futuro però rischia di diventare difficile l’accesso al ghiacciaio della nord, che già adesso ha un solo punto di attacco.
L’unico punto veramente pericoloso era appunto il tratto ripido sotto la forcella (ghiaccio vivo) accompagnati dai sassi che cadono da sopra. Mirko, il gestore del Denza, sta pensando di attrezzare quel pezzo con una sosta, perchè si muovono pietre grandi come televisori.

Materiale: NDA (casco, mezza corda da 60m, una picca, ramponi, friend-medio piccoli, moschettoni e cordini, eventualmente autobloccante, discensore e viti da ghiaccio per emergenza).

Con la bravissima guida alpina Andrea Tocchini. Menzione d’onore al rifugista Mirko del Denza: accoglienza sempre ottima e informatissimo sulle condizioni delle vie. Una garanzia.
Gita meravigliosa in ambiente favoloso, severo e mai ripetitivo; ti permette di spaziare dall’alpinismo classico all’arrampicata su roccia (mai troppo difficile, ma sempre molto divertente), alla risalita picca/rampone su tratti ripidi.
L’impegno fisico richiesto è elevato (al confronto la via normale è una passeggiata).

Link copiato