Prena (Monte) – Via dei Laghetti

Difficoltà arrampicata:
-In 2 tratti (una placca liscia senza appigli e un tratto molto verticale) c’è un cordone che è quasi indispensabile nel primo tratto e utile ma non indispensabile nel secondo.
-Ci sono 2-3 punti in cui ogni appoggio va ponderato accuratamente perché si rischia di scivolare a causa della roccia bagnata o della roccia marcia che si sgretola.
– La via non è attrezzata a chiodi o spit (forse 1) quindi per eseguire eventuali recuperi del secondo o altre manovre bisogna attrezzarsi con spuntoni di roccia o clessidre o a spalla e portare il materiale occorrente.

Difficoltà ambientali:
– L’attacco della via non è segnato con targa o scritta, ma si trova in mezzo tra la Via Cieri e la Via Brancadoro ed è tutta segnata a bolli giallo-rossi quindi una volta imboccata è difficile perdersi.
– La via è lunga e dispendiosa: dislivello totale positivo 1000-1100m di cui circa 700m da percorrere tutti su passaggi di II e III grado senza interruzioni.
– Se si scende per la via Cieri (raggiungere prima il Monte Infornace dalla vetta del Prena) si consideri che seppur breve è altrettanto dispendiosa in discesa perchè è molto ripida e richiede spesso l’uso delle mani per disarrampicare (alterna sentiero sterrato a molti passaggi di II grado).
– In caso di nebbia fitta, seppur ben segnata, può essere difficoltoso trovare la via sia durante la prima parte che nella seconda parte dove si cammina su roccia in prossimità della vetta del Prena.

Complessivamente salire per la Via Laghetti in e scendere per la Via Cieri è un bellissimo itinerario ma estenuante anche per chi ha esperienza e buon allenamento. NON SOTTOVALUTARE la Via dei Laghetti (seppur non esposta, è possibile farsi molto male in vari punti).
Per il divertimento dell’arrampicata e per la bellezza dei paesaggi “lunari” del Prena CONSIGLIO a chi ha esperienza ed energie sufficienti.
Se portate persone che hanno necessità di corda dall’alto su ogni tratto delicato, i tempi di percorrenza aumentano notevolmente.