- Accesso stradale
- Park sulla strada all'altezza del bivio per Cugno.
- Condizioni ghiaccio
- In disfacimento
- Tipo ghiaccio
- Bagnato
Avvicinamento veloce su neve portante fino alla conoide, poi gran ravanare su croste tra gli ontani fino all’attacco. L1 si presenta completamente spaccato al centro e sottilissimo in uscita, quindi il muretto finale l’abbiamo evitato a sx su teppa verticale e roccette. Trasferimento successivo tra neve sfondosa, acqua e qualche buco. Tiro successivo non male come ghiaccio ma appena le pendenze si abbattono è tutto coperto da 30cm di neve fastidiosa. Salto principale preso tutto a sx, al centro è una serie di petaloni strapiombanti. Si sale strisciando un po’ contro la roccia con gran lavoro di pulizia per ghiaccio rovinato dalle croste di neve. Dove la cascata spiana un po’ si vede per un attimo il flusso sotto e quindi si prosegue su mefistofeliche croste da neve fino in sosta (tutto a dx, abbastanza visibile con poca neve). Trasferimento verso il salto finale di nuovo con 30cm di nevaccia farinosa umida. Tiro finale molto bucato dal flusso e da zigzagare un po’ per passare, sosta su larice da costruire. Discesa “raddrizzata” nel canale e poi sulla spalla a dx (faccia a monte) alla cascata, per evitare di scendere in sta nevaccia: ci vuole un po’ il piede da capra e pantaloni che non patiscono i ginepri (e qualche calatina da larice).
Sole dalle 8:45 in avanti… Insomma, sconsigliata fino al prossimo anno.
Con Marco, volevamo toglierci la nata di salirla sfruttando il pericolo valanghe basso ma forse la “nata” era meglio metterla nei buchi della cascata.