Prali

Giornata sul campo per verificare cosa ha portato il retour d’est . Meteo con pioggia sottile, a tratti più intesa dalla partenza della seggiovia Malzat fino a circa 1700 metri dove si trasforma in nevischio che rimane tale sino in cima al Bric Rond. Visibilità da scarsa a molto scarsa con alcuni brevi momenti più chiari. Condizioni della neve: ci si aspettava neve pesante in basso è così è, ma in alto francamente ci si aspettava un manto meno denso e pesante di quello trovato. Lo spessore è di circa 70 cm /1 metro in alto, la neve è caduta man mano meno fredda, molto densa e non proprio bella da sciare, soprattutto dopo molti passaggi. Da notare una colorazione gialla della neve, segno che nel viaggio si è caricata di polvere del deserto . Nessuna attività valangosa nella giornata, sul fuoripista “la diagonale” un piccolo distacco in basso, sentito voci di una frattura provocata mercoledì sulla azzurra. Noi abbiamo sceso la Galassia, la parte alta con neve più fredda e più assestata, non si è mosso nulla neppure in superfice. Il problema è la quantità di neve pesante e senza fondo in basso una gran fatica e una eventuale caduta rischia di incementare lo sciatore con difficoltà ad uscirne senza aiuto (evitare di scendere da soli). Considerare che in basso ha continuato a piovigginare tutto il giorno. Temperature miti, seppur bagnati non si percepiva freddo neppure in seggiovia.

Le considerazioni di cui sopra sono personali, fatte sul campo e non professionali. Non vogliono essere un invito a ripetere i fuoripista, senza una propria valutazione, considerando i costanti e repentini cambiamenti della meteo.
Un ringraziamento agli amici con cui ho condiviso la giornata e le valutazioni.