Grande gita di notevole dislivello e sviluppo kilometrico, oltre 22 km, che si svolge in un ambiente selvaggio veramente fantastico; dal panettone del Monte del Prà, si ammirano dall’alto i Valloni di Verdassa o Codebiollo, Canaussa e Servino, peccato che la giornata non era delle migliori in quanto le nebbie hanno iniziato a salire già nella seconda parte della mattinata, ancora neve nella conca sotto il colle e per evitarla, mi sono alzato sui ripidi pendii di destra giungendo direttamente al Colle del Prà. Discesa con nebbia fitta fino alla baita Prà di Garella, poi è migliorato un po’ fino a scomparire dal lago Sucal in giù. Gita molto umida dovuta all’erba alta molto bagnata nella parte medio bassa della gita. Viste diverse marmotte ed una volpe al Monte del Prà. In salita, all’inizio del sentiero dopo la sterrata, ho raggiunto la mandria di mucche della signora Rita, mia coscritta, che saliva all’Alpe Pasquà.