Salita di grande soddisfazione e di grande sviluppo e fatica. Cresta bellissima, a tratti entusiasmante sui lastroni inclinati, per nulla banale nel diedro protetto a spit (noi, che siamo scarsi, l’abbiamo salito in scarponi e non ne avevamo affatto da vendere…). Il tratto di 6a si può anche salire senza avere il grado, in quanto gli spit sono assai ravvicinati e ci si può tirare. Porre attenzione, dopo l’uscita del tiro e dopo un tratto camminabile, a un risalto roccioso, una barriera alta due-tre metri prima della cresta sommitale, ove abbiamo piuttosto faticato a trovare il passaggio, che avviene attraverso una stretta fessura-gradino posta trasversalmente alla direzione di marcia e assai poco intuibile da sotto, posta una decina di metri a destra del filo di cresta; quando si è a ridosso della stessa, un piccolo friend incastrato indica la possibilità del passaggio. Per chi ne avesse, e volesse evitarsi la parte bassa della cresta, che non è interessante finché non si raggiunge il filo, c’è questa alternativa:
Salita di Luca con Adele, Guido e Alice, tutti bravissimi nonostante la fatica!