Giornata inizialmente bella ma in alto molto ventosa e perturbata, oltre il dente di Llardana nevicata pallottolare diventata più copiosa nel pendio successivo e nel tratto di cresta, a pregiudicare purtroppo la visibilità, almeno oltre i 3000. Le navette per il park di Espigantosa sono poche, alle 7,8, e 10 am. Partiti quindi direttamente da Eriste perdendo per pochi minuti quella delle 8, ma la salita passa abbastanza in fretta grazie al bel panorama sulla valle di Benasque, un pò più noiosa invece la mulattiera quando entra nello stretto vallone. Dal parcheggio in un’ora abbondante si raggiunge l’Orus su sentiero che rende, attraverso la cascata e lo splendido bosco. In condizioni asciutte F+ è difficoltà esagerata, direi al massimo EE/F. La Lardana è indicata dal rifugio ma non successivamente, giunti al primo bivio, occorre seguire a sinistra seguendo il torrente ed i radi bolli bianco rossi, e prendendo come riferimento la cresta di Tuca Alta che inizialmente nasconde a destra il canale della Fonda, chiave della salita. Si prende quota rapidamente e, guadato il torrente, ci si porta sotto la Fonda abbandonando il sentiero per il col Eriste. La traccia è su buon terreno, camminabile e mai eccessivamente ripida, dev’esser un bell’itinerario quando innevato. L’uscita attorno ai 3000 porta presso la base del Dente di Lardana e apre splendidi scorci sulla famosa Espada. Alcuni brevi passaggi portano in cresta, inizialmente larga e detritica e poi più affilata ma mai stretta o troppo esposta. Superati a destra sottocresta alcuni passaggi in cui appoggiare le mani si arriva in vetta. Ultimi 200m con tormenta e scarsa visibilità, rientro al colletto con le dovute cautele visto il terreno bagnato e la neve che iniziava a fermarsi. Dal colletto invece rapido rientro al rifugio, nuovamente con un bel sole. Bella salita per valloni bucolici, peccato per la gonfia persistente in alto.