Portette (Passo sud delle) da Isola 2000, anello per la Bassa del Druos, Laghi di Valscura, Lac de Tavels e Col Merciere

Portette (Passo sud delle) da Isola 2000, anello per la Bassa del Druos, Laghi di Valscura, Lac de Tavels e Col Merciere
La gita
giada
5 20/09/2015
Accesso stradale
ok

Oggi con Luca, dopo tanto tempo che lo sogniamo, riusciamo finalmente a fare questo giro che definire meraviglioso è poco! La giornata è bellissima, fresca e ventilata, arriviamo agli splendidi Laghi delle Terre Rosse dove ci raggiungono quattro ragazzi francesi che vanno verso il Colle del Lupo. Incontriamo poi 5 persone che partiti nella notte arrivano dalle Terme di Valdieri e vanno in pellegrinaggio al Santuario di Sant’Anna di Vinadio, da dove arriviamo noi. E come si può non rivivere quella meravigliosa notte di pellegrinaggio su questi sentieri anche noi dalle Terme di Valdieri a Sant’Anna! I pensieri volano lontano e la nostalgia si fa avanti….
Proseguiamo e nonostante siano percorsi già fatti diverse volte, le soste per le foto e le esclamazioni di meraviglia non si contano! Bellissimi i laghi di Valscura, per non parlare della meravigliosa mulattiera e della grande caserma del Druos. Al lago Inferiore incontriamo diversi escursionisti, proseguiamo su quella che è un capolavoro di ingegneria: una strada costruita in mezzo ad una pietraia, perfettamente conservata e liscia come un biliardo, come non entusiasmarsi di fronte ad un opera del genere! Da qui la vista si fa grandiosa con l’Argentera e i suoi satelliti (leggermente imbiancati nella notte), il Prefouns con le guglie e la maestosa Cresta Savoia che danno un senso di grandiosità avvolti da un fascino misterioso e severo, sembrano usciti da una favola. Passato il Lago del Claus e tanti escursionisti toscani, arriviamo al Rifugio Questa e al Lago delle Portette. Con la Cresta Savoia li che spunta maestosa e isolata dalle pietraie che la circondano, anche li i ricordi volano a quando la salii con Edy e Daniele in una giornata meravigliosa. Il rifugio è in un luogo incantevole affacciato sul Lago delle Portette di un colore azzurro/blu straordinario, circondato da una corona di cime ardite e severe che partendo dalla Cresta Savoia vanno al Cayre di Prefouns, alla Testa Margiola, Testa delle Portette, la cresta di guglie fino al Passo delle Portette, la Testa Del Claus….. Al rifugio oltre a numerosi escursionisti c’è lo staff di Geo & Geo accompagnati da Nanni Villani e dai guardiaparco che stanno facendo un filmato sul parco che daranno poi in tv. Davanti al rifugio conosco il famoso biologo scrittore e regista Francesco Petretti con cui parlo di fotografia, animali e di escursioni da fare il giorno dopo. Proseguiamo il nostro giro verso il Passo delle Portette, finalmente riesco ad andarci dopo tanto tempo che lo inseguo; qui la storia cambia, nessuno in giro e il percorso si fa più impegnativo e selvaggio. Anche qui ci sono dei tratti di mulattiera veramente straordinari e ben conservati, andiamo alla casermetta difensiva al Passo Nord delle Portette, il sentiero è quasi completamente portato via da una frana di detriti ed arrivarvi è stato faticoso. La casermetta è presidiata da un gruppo di stambecchi che non la lasciano! Da qui uno sguardo sul vallone salito è doveroso: una immensa pietraia bianca solcata dalla bella mulattiera e in cui fa capolino con il suo colore azzurro/blu straordinario il Lago delle Portette.
Ritorniamo al sentiero in basso e proseguiamo per il Passo Sud delle Portette dove troviamo dei camosci e dove facciamo finalmente pranzo godendoci il caldo sole! Scendiamo nel selvaggio vallone su una traccia ed arriviamo al bellissimo Lac de Tavels situato in una conca tra pietraie e larici alle pendici della Testa del Claus e delle Portette. Di fianco un altro laghetto, proseguiamo al meglio tra ometti e qualche traccia di passaggio, il percorso lo avevo studiato dalla cima Mercera, puntiamo al Col Merciere e ai due bunker che lo precedono tra pietraie con qualche ometto e qualche traccia qua e la. Questa parte di percorso è molto selvaggia e poco frequentata; arriviamo al Col Merciere dove numerosi bunker fanno capolino in mezzo ai prati e sul colle. Per me questo è un luogo particolare, magico, un luogo che rilassa e che fa sognare. La vista è meravigliosa verso la Testa delle Portette, la Pointe Geign, il Col de Salese, il Cayre Archas… Dal colle scendiamo a Isola puntando al nostro posteggio, di qua la zona è di nuovo conosciuta e frequentata. Giro meraviglioso che consiglio, ma bisogna sapersi arrangiare dove serve ed essere allenati in quanto non è proprio breve. Indispensabile la cartina francese per il tratto finale. Per amanti di animali, luoghi incantevoli e scenari da fiaba…. Da non fare col maltempo e la nebbia. Grazie a Giovanni per averci dato l’idea e grazie a Luca per la compagnia e la bellissima gita fatta assieme, giornata più bella non potevamo trovare!! 5 stelle son poche, ma di più non ce ne sono….

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