A circa quota 2770 m il sentiero è interrotto da una lingua di ghiaccio, si può evitarla ridiscendendo di una decina di metri il sentiero, superando una fascia rocciosa dirigendosi nel punto in cui la lingua si stringe (ghiaccio è praticamente assente) prima di riallargarsi. Da qui si risale per raggiungere il sovrastante sentiero.
L’itinerario passando per Muà è lungo oltre 25 Km.
Bella giornata inizialmente, poi qualche nube e infine, sul lago di Ceresole, pioggerellina.
Incontrati 2 escursionisti al bivacco, con uno dei quali si è parlato di tempistiche. Poco sotto il colle ho incontrato una olandese diretta al bivacco che mi ha chiesto qualche informazione. Subito dopo il colle un’altro escursionista che sarebbe sceso poi verso Broc. Ho avvisato entrambi della difficoltà posta dalla lingua di ghiaccio.
Animali: poco dopo la partenza mi sono ritrovato in mezzo alle innumerevoli pecore che salivano lungo lo stretto sentiero. Poco dopo il bivacco un gruppo di capre isolate, poco dopo 3 stambecchi di cui un piccolo e infine in discesa un camoscio.