Porcellizzo (Pizzo) da Bagni di Masino

Porcellizzo (Pizzo) da Bagni di Masino
La gita
barrosismo
4 27/02/2021
Accesso stradale
Strada innevata da dopo S.Martino, pochi posti alla Bregolana
Osservazioni
Visto valanghe lastroni esistenti
Neve (parte superiore gita)
Primaverile/trasformata
Neve (parte inferiore gita)
Crosta da rigelo portante
Quota neve m
1000
Equipaggiamento
Scialpinistica

Partenza sci ai piedi dalla Bregolana. Strada e mulattierona un filo più ripida (questa non sciabile in discesa!) e in breve arrivo ai Bagni. Seguo un gruppo di lecchesi che mi tirano il collo per benino. Ai Bagni ambiente tipo freezer, poi dove il sentiero ricomincia a salire deciso, sci nel sacco. Sono circa 200 di dislivello, da fare in un misto di neve, foglie e sassi in ambiente bellissimo. Visto anche due scoiattoloni! Rimessi gli sci alle baite, non li ho più tolti, nonostante qualche punto di erba, di pietre, ruscelli e qualche ravanata. Passo non senza qualche numero i conoidi di valanga tipici degli ultimi pendii adducenti ai pianoni. Alla piana prendo a sinistra, attraversando in piano il ruscello. Nel bosco rado l’ambiente è strepitoso, così come la neve che fa pregustare la discesa. La meta appare davanti e lontanissima, ad altri 1000 m di dislivello e non so quanti chilometri di distanza! I lecchesi sono lontani, ma tengo duro. I pendii sono dolcissimi e senza strappi s’arriva lungamente alla pala finale. Qui metto i coltelli, più per stanchezza che per pericolosità. Una decina d’inversioni sul ripido e arrivo (stravolto) al deposito sci. Salgo senza ramponi su traccia ripida, che si destreggia tra neve portante e roccioni. Arrivo in vetta in circa 10 minuti dal deposito sci. Panorama unico con i giganti Badile e Cengalo e la netta percezione di essere lontanissimi dalla civiltà! Scendo coi ramponi (non si sa mai), affrontando la facile discesa che però presenta un paio di punti esposti. Sciata strepitosa dalla pala su neve morbida, poi sui pianoni 2800-1900m c’è un misto di trasformata, crosta portante, neve morbida, spesso bella. Nel bosco rado c’è una polentina strepitosa e salvagambe. Prendo a tutta destra scendendo, seguendo tracce di passaggi. Finisco in un bel bosco rado, divertente. I guai iniziano quando gli alberi aumentano, proporzionalmente alla diminuzione della neve. Affronto un bosco intricato, spesso ripidissimo con più radici che neve. Ne esco (tutto intero) con numeri da circo assortiti, scalettando, derapando, sculando, passando a piedi, appendendomi alle radici: una ravanata mondiale. Arrivo al torrente che attraverso con gli sci in mano e la neve alla cintola e pure l’acqua alle ginocchia in un punto! Torno sci sullo zaino a fine neve (non ne potevo più), poi dopo i famosi 200m di discesa di sentiero, rimetto gli sci sulla facile strada che dai Bagni mi riporta alla Bregolana. Spettacolare, ma che fatica!

Sfrutto il momento perfetto per una gita totale. Certo, la parte sciistica è limitata e richiede pazienza nel portage, ma ambiente e panorami ripagano da tutto.

Link copiato