Ponton del Camoscio da Chiara

Ponton del Camoscio da Chiara
La gita
blin1950
5 09/10/2017
Accesso stradale
Nessun problema

Partenza dal ponte sul Rio Chiara, alle 6 e 45’ circa, saliamo con la luce della pila fino all’innesto del Sentiero della Transumanza, proseguiamo come da itinerario e facciamo sosta per colazione, al sole, all’Alpe Miassa. Riprendiamo il cammino e saliamo alle Alpi Tonfrà, su buon sentiero battuto dalle pecore; oltre si vede che non portano le pecore, di sentiero qualche traccia iniziale poi più niente fino alle baite di Solanger della Finestra. Proseguito su traccia altalenante tratti appena visibili altri a naso e siamo giunti alla dorsale immediatamente prima del Colle Finestra; salito la dorsale e giunti alle rocce biancastre, abbiamo iniziato il traverso ed in breve abbiamo raggiunto l’insellatura del Colletto delle Steje. Breve discesa sul versante N-E e risalita per il conoide di sfasciumi in basso e erba in alto, ed in breve giunge al filo di cresta che coincide anche con il suo termine. Saliti sulla cengia erbosa molto esposta e giunti sotto il piccolo gradino finale, abbiamo optato per la salita alla nostra destra su zolle di erba olina e rocce ben appigliate e siamo sbucati sulla piatta vetta ad est del masso con triangolino CAI Rivarolo Canavese, verso le 11 e 20 circa. Segue pausa in vetta con foto di rito poi intraprendiamo la discesa sullo stesso percorso di salita, ma giunti alla dorsale siamo scesi al Colle Finestra, risaliti alla Punta Moriondo, m. 2442, percorso la cresta sommitale verso ovest con discesa al Col Andelmel, discesa per l’alto e ripido versante del Rio Tajant, traverso all’Alpe Roch, m. 2171 e Alpe Mojera, m. 2042, traverso in discesa a Pianezza e discesa alla nuova strada di Succinto, passando per le Reje con ritorno all’auto su strada, a chiusura percorso ad anello; rientro avvenuto verso le 15 e 30’.

Bellissima gita, in un ambiente estremamente selvaggio e dimenticato dal mondo, in una giornata bella ma non stupenda; ci siamo inventati una discesa ad anello non male; quindi ne sono più che soddisfatto, pertanto non mi resta che ringraziare enormemente l’Amico Franco, per questa grandiosa gita dalle difficoltà non comuni.

Link copiato