- Accesso stradale
- Perfetto, park a inizio sentiero per la ferrata
Pur non essendo un patito delle ferrate, devo ammettere che questa mi è piaciuta molto ed è stata molto ben realizzata.
Giusta la gradazione D, molti sono i tratti strapiombanti, l’esposizione è notevole e sempre presente, rari i tratti più appoggiati, percorso molto faticoso e spesso ci si trova a fare i cambi di moschettoni sullo strapiombante, noi prendendocela con calma ci abbiamo impiegato tre ore però, su questi percorsi, è inutile avere fretta.
Se si effettua la variante impegnativa, e lo è veramente tanto, ci si trova a percorrere un breve ponte tibetano più a monte del ponte che si fa dal percorso normale, complimenti a Paolo che ha percorso la variante!
Unica annotazione, i cavi di appoggio per le mani del ponte tibetano sono bassi e può venire scomodo a chi è abbastanza alto, attenzione all’uscita dal ponte che risulta scomoda se si ha lo zaino in spalla, ferrata che, vista l’esposizione, è da evitare in giornate molto calde, ottima invece nelle mezze stagioni.
Per la discesa abbiamo seguito l’itinerario di sinistra percorrendo l’ottima mulattiera del Deiro Bianco che in 40 minuti riporta all’auto.
Bella esperienza e bella giornata condivise con il gruppo FGG, ossia con gli amici Paolo e Sergio.