- Accesso stradale
- Da cervinia con impianti a plateau rosa, quindi discesa verso il rif.Teodulo, per raggiungerlo meglio prendere la strada su rocce che si incontra sulla sinistra dopo circa 500-600metri. Ottima accoglienza.
Gita lunga (18km), partiti la mattina alle 4 dal rif.Teodulo, considerare almeno 40-50 minuti per arrivare al rifugio guide del cervino (considerando anche il tempo impiegato per ramponare, incordarsi).
Traccia presente: sotto il centrale la traccia si divide, quella alta va verso la roccia nera, la bassa perde di quota e si porta verso il polluce. Poco dopo si incontra una fascia di roccia che richiede di disarrampicare una fessura (3 metri). Abbiamo visto che alcuni per evitare questo trattano tagliavano su ghiacciaio più in basso, ma su terreno notevolmente tormentato da crepacci. Crepacci che sono comunque presenti, ponti di neve non sempre rassicuranti, ma ancora solidi; nonostante le temperature alte di questi giorni il rigelo è stato presente.
Arrivati sotto al polluce abbiamo optato per la cresta visto che il canalino non ci sembrava in condizioni, dato confermatoci poi da una coppia di ragazzi che lo ha attaccato. Lungo la cresta di roccia seguire i segni dei ramponi, c’è solo un passaggio di III a metà salita, di poco più di 4 metri, forse aggirabile alla sinistra in un diedro più scalinato. Poi catene e quindi vetta.
Per la discesa usata una corda da 60, con una doppia eravamo alla base delle catene.
In totale considerando le pause (obbligate anche dal traffico alle catene) abbiamo impiegato 10 ore.
Ritorno da non sottovalutare per impegno fisico, considerato che si perdono 200 metri di quota da dover risalire per il colle dei Breithorn.
Gita lunga, ancor più lunga dal Teodulo, ma di soddisfazione, tolti i tratti sulle poco estetiche piste da sci.
I sali e scendi forse ridonano un po’ di dignità alla salita da questo versante e fanno guadagnare la vetta nonostante l’uso degli impianti.
Con Tommaso as always!