Per arrivare al Guide di Ayas ancora parecchia neve nell’ultimo tratto, noi eravamo in pantaloncini ma ci siamo dovuti mettere le ghette per non lavarci i piedi. Pulita invece la parte di corde e scalette che arrivano al rif.
Itinerario non tracciato, noi eravamo solo in due e fortunatamente la neve era abb dura, quindi la nostra traccia è poco evidente. Crepacci tanti ma si vedono, per alcuni bisogna guardare dove attraversarli ma un punto sicuro si trova.
Terminale ben chiusa stando tutto a dx e poi attraversando il pendio fino ad arrivare alla linea di salita (come abbiamo fatto noi), altrove aperta ma pare ancora passabile.
Scivolo in buone condizioni, neve dura e a piccoli tratti ghiacciatina ma non son serviti viti da ghiaccio. Cresta finale con traccia a buchi fastidiosi. Saliti e scesi dallo scivolo, cmq a dare un’occhiata da sotto e da sopra la normale su roccia pare piuttosto pulita. Nessuno in giro.
Saliti in 2h dal rif.
Un ringraziamento al simpatico staff del rifugio che ci ha ospitati anche se ancora ufficialmente chiusi.
Io e Dax ci siamo goduti un Rosa inverosimilmente privo di presenze umane, spettacolare.