la valutazione della salita varia da PD+ ad AD- a seconda delle guide di riferimento.. detto questo, salita non difficile ma neanche banale, noi l’abbiamo trovata in condizioni perfetta senza praticamente neve nè verglas sul tratto roccioso, giusto un po’ nel camino. avvicinamento eterno al guide d’ayas (occhio rif. mezzalama già chiuso). partenza ore 6, a 10 min dal rifugio c’è un crepaccio enorme, il ponticello è al limite. un altro grosso crepaccio si supera al bivio della traccia tra castore e polluce. terminale si passa senza problemi, sfasciumi erano cementati dal gelo. salita cercando i posti più comodi (ci sono più di una traccia), fino al tratto roccioso più impegnativo. per maggior sicurezza abbiamo fatto 3 brevi tiri, un paio di rinvii per il primo di cordata non fanno schifo (ne ho messi due nella paretina finale, c’è un chiodo e poi l’ancoraggio del cordone), comunque i canaponi sono un grande aiuto. usciti sulla spalla, in poco meno di 15′ si è in cima per la estetica cresta nevosa. vento gelido da NE che ci ha tormentato in questo tratto, scesi subito. un po’ di intasamento in discesa sul tratto roccioso, superato con due brevi doppie per velocizzare le cose. in queste condizioni è meglio salire e scendere senza ramponi il tratto attrezzato. sul ghiacciaio ci siamo rilegati, in breve al rifugio, e poi la lunga, eterna discesa fino a s.jacques. salita di grandissima soddisfazione, lunga e faticosa, ma davvero bella, divertente e non eccessivamente difficile se si ha un po’ di esperienza di alta montagna. consigliato il caschetto. condizioni al momento quasi perfette. unico neo il solito maleducato (una guida svizzera) che ha superato noi e un’altra cordata nel tratto attrezzato praticamente mettendoci i piedi in testa.
un saluto al socio gp.